Lo stile brasiliano di Jiu Jitsu è piuttosto giovane e la sua organizzazione in federazioni è iniziata solo nel 1967,
quando nacque la "Federaçao de Jiu Jitsu da Guanabara" oggi ribattezzata in "Federaçao de Jiu Jitsu do Estado de Rio de Janeiro".

Il Brasile è uno stato federale e con il passare del tempo è stata fondata una federazione di Jiu Jitsu in ogni stato, fino a quando nel 1994 il Maestro Carlos Gracie Jr. ha fondato la Confederaçao Brasileira de Jiu Jitsu (CBJJ), con l'intento di regolamentare il Jiu Jitsu in modo uniforme in tutto il Brasile, coordinando tutte le federazioni secondo direttive uniformi. 

Nel 1996 sono stati organizzati dalla CBJJ la prima edizione del Campionato Mondiale e del Campionato Panamericano di Jiu Jitsu, aprendo una nuova fase internazionale di sviluppo del jiu jitsu brasiliano agonistico.

Questa espansione del jiu jitsu brasiliano a livello internazionale ha quindi reso necessaria la creazione della IBJJF (International Brazilian Jiu Jitsu Federation), che è la diretta discendenza della CBJJ e che ha come intento la divulgazione, l'organizzazione e la regolamentazione del jiu jitsu brasiliano in tutto il mondo.

Esistono anche altre federazioni come la UAEJJF e SJJF.

Nel Settembre 2022 la FIJLKAM apre le porte al Brazilian Jiu Jitsu ed incarica la UIJJ di gestire, regolamentare e sviluppare questo Sport per l'Italia. Con questo storico passaggio viene istituita la prima Commissione sul Brazilian Jiu Jitsu sotto la Presidenza di Dario Bacci.

Nel 2024 Il Governo Italiano ha riconociuto lo Sport del Brazilian Jiu Jitsu. Il Dipartimento per lo Sport, infatti, ha inserito nel RASD (Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche) il Brazilian Jiu Jitsu con il proprio codice BO301.

Nel 2025 la Commissione del Brazilian Jiu Jitsu si allarga ed incorpora anche il Grappling.