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FIJLKAM UIJJ Green – Lo sport che rispetta l’ambiente
Quando pensiamo al Brazilian Jiu Jitsu ci vengono in mente i tatami, la fatica dell’allenamento, la disciplina di un’arte marziale che unisce corpo e mente.
Ma dietro ogni gesto tecnico, dietro ogni evento organizzato, esiste una responsabilità più grande: quella verso l’ambiente che ci ospita.
L’Unione Italiana Jiu Jitsu (UIJJ), per conto di FIJLKAM, non si limita a promuovere il lato sportivo e competitivo della disciplina.
Oggi vuole fare un passo in più, dimostrando che lo sport può diventare modello di sostenibilità.
Il Brazilian Jiu Jitsu vive dentro le accademie e nelle grandi arene delle competizioni, spazi che consumano energia, acqua, materiali.
Ogni borraccia, ogni divisa, ogni viaggio verso una gara ha un impatto.
Riconoscerlo è il primo passo per costruire un movimento sportivo più attento e consapevole.
Per questo UIJJ ha avviato un percorso che unisce valori sportivi e responsabilità ambientale: eventi con meno plastica monouso, allestimenti riutilizzabili, raccolta differenziata garantita. Ma anche sensibilizzazione degli atleti, dei coach e delle famiglie che vivono quotidianamente il tatami.
Non si tratta soltanto di norme o regolamenti: è una cultura da costruire. Significa imparare a viaggiare insieme per ridurre le emissioni, valorizzare i kimono di qualità invece di consumarne troppi, insegnare ai bambini che spegnere una luce o chiudere bene l’acqua delle docce fa parte della stessa etica che ci porta a rispettare l’avversario.
La sfida più grande non è tecnica, ma educativa. UIJJ vuole lanciare tre percorsi pratici, tre piccoli protocolli che diventino strumenti di crescita per tutta la comunità: un vademecum per gli atleti, uno per i coach, uno per i genitori. Non leggi fredde, ma consigli concreti da mettere in pratica subito, in palestra come a casa, nel viaggio verso una gara come nella gestione quotidiana dei nostri spazi.
Il futuro del Jiu Jitsu in Italia non sarà soltanto fatto di medaglie. Sarà fatto di palestre che consumano meno, di eventi che non sprecano, di atleti che imparano a lottare non solo sul tatami ma anche per un ambiente più sano. È questa la vera vittoria: dimostrare che lo sport può essere palestra di sostenibilità, esempio per la società e contributo reale alla salvaguardia del pianeta